Luigi Clemente
La bambina che tagliava il limone
Paceco è in festa: sono arrivati gli Americani! E con loro (forse) la pace; non più guerra, non più l’assordante suono delle sirene che annunciano i bombardamenti. I numerosi carri con le sventolanti bandiere a stelle e strisce percorrono via Ten. S. Montalto. I soldati d’oltremare lanciano caramelle e cioccolatini, per i bimbi festanti che corrono da una parte all’altra della carreggiata per conquistarne quanto più possibile.
Una bambina di otto anni, dai capelli lucenti e ricci, stava appoggiata alla porta della sua abitazione osservando col sorriso sulle labbra lo spettacolo volendo, nel contempo, sbucciare un limone con un coltellino, con l’evidente intento di mangiarlo. Un graduato americano, appollaiato su un camion, colpito dalla scena, le scatta una fotografia.
Dopo un po’ di tempo bussano alla porta della stessa casa due militari statunitensi e chiedono di vedere la bambina. La signora Giacomina è inquieta: cosa bramano quelli da sua figlia? In qualche modo si fanno intendere: avevano inviato la fotografia alle loro famiglia negli Stati Uniti, ed avevano poi ricevuto un pacco da recapitare alla piccola. Un pacco colmo di ogni ben di Dio da mangiare e regalini.
Uno di questi regalini la fanciulla, ora non più tale, lo adopera ancor ora per adornare il Presepe celebrando quel giorno lontano chiedendosi: quei giovani, che tanti anni fa ci hanno portato gioia e libertà, sono tornati o no alle loro famiglie?
Paceco, 23 luglio 2014
Luigi Clemente
Foto: Maria Antonia Fodale, mia madre, ottobre 1942.
Commenti