La presentazione di Paceco diciassette (gennaio 2013) da parte del neo-coordinatore Giovanni Ingrassia, succeduto a Nino Basiricò.
Quando l'imprevedibilità del caso e la bontà dei Soci hanno voluto che accogliessi nelle mie mani "La Koinè della Collina" e questa rivista rimaste orfane di Nino Basiricò, sapevo a quale onere andavo incontro, ciononostante l'ho assunto serenamente e senza esitazione: mi veniva chiesto un servizio e per me era semplicemente doveroso mettermi a disposizione.
Perché poi avrei dovuto esitare? Mi avrebbe sorretto l'amore che ho sempre messo nelle cose in cui credo, il più efficace stimolante dell'attività e lenitivo della fatica che io conosca; avrei potuto contare sulla guida sicura di Rocco Fodale che, oltre alla sua preziosissima esperienza, mi avrebbe trasmesso tutto l'amore paterno col quale ha sempre curato questa rivista da lui messa al mondo; avrebbero continuato a segnarmi la via le impronte indelebili lasciate da Nino Basiricò; non mi sarebbe infine mancata la preziosa collaborazione di quanti, pacecoti e non, hanno nel tempo collaborato, con la penna e con l'opera, alla realizzazione di questo nostro fiore all'occhiello.
Ed eccomi qua con l'unica ambizione di non deludere.
"Paceco diciassette" si apre con la riproduzione di tutte le copertine dei numeri già pubblicati. Attraverso tale rassegna che, ripercorrendo il cammino fatto, racconta, sia pure silenziosamente, la storia della rivista, la Redazione ha voluto rendere omaggio ai "timonieri" precedenti prima di riprendere il viaggio che prosegue sulla rotta già tracciata e con lo stesso obiettivo fondamentale: il recupero della memoria collettiva della nostra comunità. Tale recupero, mai fine a se stesso, intende consegnare alle nuove generazioni testimonianze che le aiutino a scoprire le loro radici e a confrontarsi con il passato. Non a caso in questo numero è stata inaugurata una nuova rubrica affidata a un'adolescente (Che bello! Era ora che entrassero i giovani!) che, dal punto di vista dei giovani, scopre il passato interrogandosi sul presente.
Per il resto, a parte qualche cambio di guardia al suo interno (la rubrica Segnalazioni librarie passa da Rocco Fodale a suo fratello Carmelo, Rocco rottama il suo vecchio Specchietto retrovisivo sostituendolo con Asterischi), la rivista rimane aperta ai contributi culturali, sempre ben accetti, che provengono dall'esterno.
Per finire, a nome di tutta la comunità pacecota (penso anche ai nostri compaesani sparsi per il mondo a cui rivolgo un affettuosissimo saluto e l'augurio di una buona lettura) si ringrazia la Banca di Credito Cooperativo "Sen. Pietro Grammatico" che
con la sua generosità da quasi quindici anni ci consente questo sempre più atteso appuntamento annuale.
GIOVANNI INGRASSIA
Commenti