Alberto Barbata
Un manzil arabo alle porte dell'antica Itrabinis
Brano tratto da Paceco due. < leggi >
Alberto Barbata
Un manzil arabo alle porte dell'antica Itrabinis
Brano tratto da Paceco due. < leggi >
Paceco è in festa: sono arrivati gli Americani! E con loro (forse) la pace; non più guerra, non più l’assordante suono delle sirene che annunciano i bombardamenti.
Il pellegrino arabo
Paceco - una scacchiera bianca e nera,
bianche strade di pietra cilindrata,
quattro chiese baronali a guardia.
***
Tetti, tegole muschiate, fazzoletti di terra,
alberelli di limoni, aranci una pergola,
panni stesi, carretti con le stanghe alzate.
***
Convento di san Francesco,
caserma dei Reali Carabinieri,
a cavallo in coppia percorrono
i feudi fuori Paceco.
***
Via XXVIII Ottobre - Municipio
locale a piano terra a destra,
FIORI DI PIETRA SULLA COLLINA
Quel pugno di case aggrappate al colle che si affaccia sulla piana e sulle saline di Trapani e che porta il nome spagnoleggiante di Paceco, ha visto nascere un numero di poeti o quasi-poeti così spropositato, rispetto a quello dei suoi abitanti, che c'è da supporre l'esistenza di una qualche magica combinazione di elementi responsabile di tale originale fenomeno.
Chiedere ad un giornalista di scrivere sul filo della memoria di fatti vissuti in prima persona e che possono avere un minimo di interesse, se non storiografico, ma di quella che viene chiamata microstoria, è per il soggetto cui si avanza la richiesta di duplice effetto: da un lato, ne sollecita la vanità, in quanto gli si riconosce un ruolo che ha avuto nella microstoria da raccontare, dall'altro, lo si fa sentire "anziano", uomo che abbia quella età che può avere chi "racconta storie".
ENZO GUIDOTTO
Paceco preistorica, 1
LA SCOPERTA DELL'ANTICA ETÀ DELLA PIETRA